Critica di
Alberto Moioli
"[...]Antonio Servillo esprime così la sua necessità di comunicare le proprie idee e stati d’animo attraverso un linguaggio che esalta la sua indubbia maestria tecnica, un iperrealismo singolare dove ogni dettaglio e ogni simbolo è in equilibrio con tutto il micromondo che è contenuto io ogni sua tela, dettagli che richiedono grande attenzione al pubblico. [...]"
Critica di
Giorgio Di Genova
"[...]Tra i molteplici linguaggi dell’arte odierna, tutti con diritto di cittadinanza, per così dire, c’è quello di Antonio Servillo, per molti versi tangenziale al Surrealismo, ma alquanto sui generis, poiché non è totalmente onirico, ma è permeato di varianti immaginative, che lo fanno appartenere più al versante fantastico della pittura che non a quello surrealistico. [...]"
Critica di
Giuseppe Oddone
"[...]Non è semplice definire lo stile di Servillo, che è personalissimo: egli è prevalentemente un surrealista, che ha sentito il fascino del pittore Salvador Dalì, ma anche ha assorbito la lezione misteriosa ed inquietante dei pittori metafisici come Giorgio De Chirico, o delle avanguardie della pop art e della op art.[...]"